Templari, la pergamena di Chinon

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Il Foglio di Chinon fu scritto nel 1308 d.C, l’anno dello scioglimento non della condanna dell’Ordine, da papa Clemente v.Sfuggito per secoli e secoli all’attenzione degli studiosi, a causa di un errore nell’archiviazione compiuto nel XVII secolo, getta una nuova luce sulla fine di quello che fu uno degli Ordini più potenti e famosi del mondo e, fra l’altro, testimonia che il pontefice non lo considerava eretico. La condanna per eresia dei tribunali ecclesiastici locali si fonda sulle confessioni di alcuni Templari che poi ritrattarono e per questo motivo furono considerati relapsi, cioè ricaduti nell’errore per cui erano stati processati e condannati. Il potere temporale, l’unico che aveva l’autorità per farlo, li condusse al rogo.

Papa Clemente v con la Pergamena di Chinon aveva assolto i Cavalieri Templari, il Gran Maestro Jacques de Molay – trascinati in un processo organizzato dal re di Francia Filippo IV il Bello servendosi dell’inquisizione medievale – e ripristinò l’Ordine alla piena comunione. Il re di Francia Filippo IV fu scomunicato con una Bolla papale, emessa da Papa Bonifacio VIII, perché aveva chiesto al Papa di scomunicare i Cavalieri Templari, che erano fedeli e amati dal Papa.

Per rappresaglia Filippo IV fece rapire Bonifacio, provocando la morte del Papa; anche il successore, Papa Benedetto XI, morì improvvisamente. Con tale travolgente influenza illegale da parte del re Filippo, sotto costrizione, e sotto la minaccia immediata di due Papi uccisi, il Vaticano elesse l’amico d’infanzia del re Bertrand de Goth come “Papa Clemente V”. Nel 1307 d.C., il re francese fece arrestare i Templari e li portò davanti all’Inquisitore di Francia da cui furono esaminati, tutti sotto tortura. Pertanto, mentre l’infrastruttura e l’istituzione dell’Inquisizione vaticana erano usate come veicolo di persecuzione, tutto era condotto sotto l’influenza e il controllo delle autorità laiche francesi.

Papa Clemente V fece tutti gli sforzi possibili per proteggere i Templari, a suo grande rischio, rifiutando di accettare le accuse e le confessioni contro di loro. Si offese profondamente per l’interferenza del Re con un Ordine che operava in modo prominente sotto la giurisdizione papale.

Il fatto che la persecuzione dei Templari fosse guidata esclusivamente dal re di Francia Filippo IV – e resistito dal Vaticano – fu confermata all’epoca da un’indagine formale di teologi dell’Università di Parigi, che esposero a Re Filippo che era in violazione della legge canonica, il giudizio doveva essere reso in tribunali ecclesiastici, non laici.

Questa pergamena di Chinon è stata riscoperta dagli Archivi Segreti Vaticani nel 2001. Un’altra copia della pergamena era stata precedentemente scoperta durante il periodo rinascimentale e fu pubblicata nel 1693 e nel 1751 d. C. contenente la stessa formulazione.

Nel 1311 d.C, il Consiglio di Vienne tenuto in Dauphine ratificò ulteriormente la pergamena di Chinon, suffragando il sostegno attivo del Vaticano all’Ordine dei Templari. Era un modo d’intervenire contro i francesi a persecuzioni iniziate, ottobre del 1307 d.C.

Il Vaticano estese, anche, la misericordia di assoluzione, ripristinando l’Ordine all’unità con la Chiesa e reintegrando alla comunione dei fedeli e dei sacramenti. Sebbene il termine assoluzione implichi il perdono dei peccati, nessuna delle accuse furono mai provate e accolte e, nessun risultato negativo fu mai fatto dal Vaticano. In effetti, il decreto Chinon conclude con “nulla era improprio“; pertanto, concedendo l’assoluzione, il Vaticano dichiarò che l’accusa era irrilevante, rivendicando l’Ordine Templare.

Il testo originale della pergamena esplicita, chiaramente, di voler stabilire la pura e completa verità sull’Ordine, quella verità oscurata dall’intimidazione di torture delle Autorità francesi.

Il Foglio di Chinon era sostenuto dalla bolla papale FaciensMisericordiam, Mostrare misericordia, pubblicata dallo stesso papa Clemente V, datato 12 Agosto 1308 d.C. La bolla sanciva al re francese Filippo IV che l’Ordine dei Templari e i suoi dirigenti furono assolti e riconciliati con la Chiesa, e che ogni potere di giudicarli ulteriormente era riservato solo ed esclusivamente al Papa.

Il fatto che la bolla fosse datata cinque giorni prima delle audizioni di Chinon e otto giorni prima che fosse emesso il decreto, potrebbe essere un errore di segreteria, o potrebbe indicare un risultato predeterminato del processo Chinon con l’intento di proteggere l’Ordine Templare.

La pergamena Chinon è di grande importanza anche la boolapapale Vox in Excelso del 1312 d.C, ampiamente (e erroneamente) creduto di aver dissolto l’Ordine Templare e sostenendo leConsiderantes della bolla papale del 1312 d.C, entrambi sostenevano il Decreto di Chinon, preservando qualsiasi processo fatto, in conformità con ciò che avevano ordinato in altri tempi.

L’analisi della testimonianza di Chinon fornisce una visione più focalizzata sulle imputazioni che il Vaticano aveva trattato con una serie di considerazioni. Quelle accuse derivavano tutte da una spiritualità quasi eretica, insegnamenti che erano popolari tra i Cavalieri Templari in Francia. Quei concetti metaforici erano apparentemente presi alla lettera, e fuori dal contesto, per essere trasformati in accuse da parte delle autorità francesi.

Testo autenticato originale della pergamena Chinon:

Nel nome di Nostro Signore, Amen. Noi, per grazia di Dio, Berengario, cardinale Presbitero di San Nereo e Achileo e Stephanus, Cardinale Presbitero di S. Ciriacus in Therminis e Landolf, il cardinale Diacono di S. Angelo, dichiarano attraverso questa proclamazione ufficiale indirizzata a tutti coloro che la leggeranno, quello dal nostro Santissimo Padre e Signore Clemente, per divino provvidenza Supremo Pontefice della Sacra Chiesa Cattolica Romana, dopo aver ricevuto passaparola e anche notizie clamorose dall’illustre re di Francia, e prelati, duchi, conti, baroni e altri soggetti di quel regno, entrambi nobili e popolani, insieme ad alcuni fratelli, Clero, Cavalieri, Comandanti e sergenti dell’Ordine dei Templari, avevano avviato un’inchiesta in questioni riguardanti i Cavalieri, l’adesione alla fede cattolica, e la Regola dell’Ordine, a causa della quale ha sofferto l’infamia pubblica, lo stesso Signore Papa che desidera e intende conoscere il puro, completo e verità senza compromessi dai leader di quell’Ordine, vale a dire fratello Jacques de Molay, Gran Maestro dell’Ordine del Tempio, fratello Raymbaud de Caron, Gran Priore deiComandanti di Templare Cavalieri in Outremer, fratello Hugo de Pérraud, Gran Priore di Francia, fratello Geoffroy de Gonneville, Gran Priore di Aquitania e Poitou, e Geoffroy di Charny, Gran Priore di Normandia, ci ha ordinato e commissionato in particolare e con la sua volontà espressa verbalmente per noi con diligenza esamina la verità interrogando il Gran Maestro e quellichiamato Grand Priors – uno per uno e individualmente, dopo aver convocato notai pubblici e testimoni affidabili. E avendo eseguito quel mandato come commissionato dal Signore Sommo Pontefice, abbiamo interrogato il Grand Master e il Grand Priori e li hanno esaminati riguardo a quelle questioni descritte sopra. Le loro parole e confessioni sono state scritte esattamente come sono state registrate qui da quei notai i cui nomi sono elencati di seguito in presenza di quelli testimoni elencati di seguito. Abbiamo anche ordinato che queste cose fossero scritte in questo funzionario forma e convalidato dalla protezione dei nostri sigilli. Le frasi iniziali sottolineano che questa pergamena di Chinon è un “ufficiale” proclamazione “da parte del Vaticano, come conseguenza del” Vangelo “di papa Clemente un’inchiesta “nell’Ordine dei Templari. Conferma che i tre presiedono I cardinali del Chinon Parchment erano stati “verbalmente” ma ufficialmente “ordinati” e incaricato “dal Papa di condurre il processo Chinon. Questo stabilisce che la pergamena di Chinon, mentre tecnicamente non è una bolla papale, è dentro Infatti un decreto pontificio del Vaticano.

L’introduzione descrive il processo come un’indagine su questioni riguardanti i Cavalieri, l’adesione alla fede cattolica e la regola dell’Ordine. Questo si riferisce evidentemente ai Cavalieri in generale e quindi collettivamente come Ordine. La Regola dell’Ordine (la Regola del Tempio di San Bernardo) è considerata sua Costituzione, evidenziando che si trattava di un esame di valutazione dell’Ordine a tutto, e la sua adesione alla fede cattolica. È significativo che oltre al Gran Maestro, gli altri quattro Templari esaminati erano i Gran Priori. Il testo originale usa una parola latina per Precettore, che significa Maestro provinciale di una provincia, che è anche di piùtradizionalmente chiamato Gran Priore, che è responsabile di un territorio sostanziale di una regione geografica. Il fatto di esaminare il Gran Maestro insieme a tutti e quattro i Grandi Grandi I Priori di Francia evidenziano inoltre che il processo Chinon era un’inchiesta l’Ordine Templare stesso, in tutta la Francia. Queste dichiarazioni dimostrano quindi che la pergamena di Chinon era in effetti un papale determinazione dello stato canonico dello stesso Ordine Templare, almeno nella misura in cui i suoi rapporti con e in piedi all’interno del Vaticano. Questa introduzione presenta un’ammissione chiave del Vaticano, quella dei Templari processi dall’Inquisizione francese, e il successivo esame papale a Chinon, tutto è avvenuto in risposta a ricevere il passaparola e anche rapporti clamorosi dal re francese, a causa del quale [il templare Ordine] sofferto di infamia pubblica. Ciò dimostra che l’intero processo è stato guidato da voci incendiarie e diffamazioni pubbliche collegate tutte avviate da la sovranità e la nobiltà francese.

Nell’anno di Nostro Signore 1308, la 6ª convocazione, del 17 di agosto, del 3° anno del pontificato di papa Clemente V, fratello Raymbaud de Caron, Gran Priore delle Commanderie dei Templari in Outremer, era portato davanti a noi, i Cardinali nominati, nella città di Chinon della Diocesi di Tours. Con la sua mano sul Santo Vangelo del Signore ha giurato che lui direbbe la pura e completa verità su se stesso e sugli altri individui e fratelli dell’Ordine, e sull’Ordine stesso, riguardo all’adesione a Fede cattolica e la regola dell’Ordine, e anche circa cinque particolariindividui e fratelli dell’Ordine.

Questo passaggio conferma che l’esame pontificio non riguardava solo il individui, ma riguardava principalmente “l’Ordine stesso”, valutandone l’aspetto “Aderenza alla fede cattolica” e “Regola dell’Ordine”, come un cavalleresco istituzione.

Esaminato diligentemente da noi per quanto riguarda il tempo e le circostanze del suo Induzione nell’Ordine disse che erano stati quarantatré anni o da quando è stato nominato cavaliere e ammesso nell’Ordine dei Templari da fratello Roncelin de Fos, all’epoca priore della Provenza, nella città di Ricostruzione della diocesi di Carpentras o Saint-Paul-TroisChâteaux, in la cappella della locale commenda templare. Durante la cerimonia il maestro non disse nulla al postulante non era corretto, ma dopo l’induzione un fratello assistente si avvicinò a lui il cui nome non ricorda, poiché è morto da tanto tempo. L’ha preso a parte tenendo una piccola croce sotto il suo mantello, e quando tutti i fratelli uscirono e sono rimasti soli, questo è l’assistente fratello e l’oratore, questol’assistente fratello mostrò la croce all’altoparlante che non se lo ricordava portava l’effigie del Crocifisso o no, ma crede comunque che ci fosse un Crocifisso dipinto o intagliato.

Questo documenta la scoperta del Vaticano che la cerimonia dei cavalieri storicamente usato dall’ordine dei Templari conteneva “nulla … non era corretto“. Questo passaggio introduce un tema ricorrente, che è coerente in tutta la pergamena, nelle relative testimonianze e confessioni delleProve templari: ogni presunta denuncia della Croce, se si può credere che sia vero, ha avuto luogo solo “dopo la cerimonia di induzione”, da un assistente di basso livello “Prendendo da parte” il Templare appena ricevuto. Anche se la pratica riportata era vera, questo indica che sarebbe stato un pratica non ufficiale e del tutto non autorizzata, e quindi non condonata dal Templar GrandMastery. Di conseguenza, per definizione, nessuna di queste pratiche non era autentico e genuino templarismo.

E questo fratello assistente ha detto all’oratore: “Devi denunciare questo.” E l’oratore, non credendo di commettere un peccato, disse: “E così io denunciare “. Quell’assistente ha anche detto al relatore che avrebbe dovuto mantenerlo purezza e castità, ma che se non potesse farlo, sarebbe meglio che fosse fatto segretamente che pubblicamente. L’oratore ha anche detto che la sua denuncia non è arrivata dal cuore, ma solo dalla bocca.

Questo introduce un altro tema ripetutamente coerente, che ogni presunto “La denuncia non è venuta dal cuore, ma solo dalla bocca”. Questo conferma che, anche se fosse vero, la denuncia della Croce sarebbe stata voluta solo come un enactment di tipo role-playing, e mai come una denuncia vera e propria. Questo tema in varie testimonianze ha costituito la base per la teoria prevalente di molti studiosi. I Templari volevano impressionare i nuovi Cavalieri l’intensità dell’opposizione musulmana, che avrebbero affrontato in battaglia. Quindi, un campione la denuncia servirebbe da avvertimento su come la loro fede sarebbe derisa, disonorato e calpestato dai loro nemici, specialmente se fossero mai stati catturati. Poi disse che il giorno dopo lo rivelò al Vescovo di Carpentras, suo parente familiare, che era presente in quel luogo. Il vescovo gli disse che lui aveva agito in modo sbagliato e commesso un peccato. Quindi, l’oratore ha confessato allo stesso vescovo e gli fu assegnato lapenitenza.

Interrogato sul peccato della sodomia, rispose che non faceva mai parte di esso né eseguendo né resistendo, e che non ha mai sentito quel Templare I cavalieri impegnati in questo peccato, a parte quei tre cavalieri che erano stati punito da incarcerazione perpetua nel castello di Pellegrino. Alla domanda se i fratelli di quell’Ordine fossero stati accolti nel Ordine nello stesso modo in cui è stato ricevuto in esso, ha risposto che non lo fece lo so, perché non ha mai ammesso nessuno e non ha visto nessuno essere ammesso nell’Ordine tranne due o tre fratelli. Riguardo a loro lui non sapeva se avevano denunciato Cristo o no. Quando è stato chiesto informazioni i nomi di questi fratelli ha detto che uno aveva il nome di Pietro, ma che lo ha fatto non ricordo il nome della famiglia. Quando è stato interrogato su che età era quando ha fatto un fratello di quell’Ordine lui rispose che aveva diciassette anni o giù di lì. Quando è stato interrogato riguardo lo sputare sulla croce e circa il adorò la testa, rispose che non sapeva nulla, aggiungendo che non l’aveva mai fatto ho sentito parlare di tale capo fino a quando ha sentito Lord Pope Clement parlarne l’anno scorso.Quando è stato interrogato sulla pratica del bacio, ha risposto che il il sopra nominato fratello Roncelin lo baciò sulla bocca quando lo ricevette come un fratello; disse che non sapeva niente di altri baci.

Una delle accuse più frequenti, sottolineata per la sua natura infiammatoria e ovvie implicazioni dell’omosessualità proibita, è il tema del “bacio” sulla bocca “presumibilmente in relazione con la cerimonia di induzione dei Templari. Però, la documentazione storica dimostra che questo era solo uno spirito metaforico insegnamento dal primo cristianesimo del I secolo: l’Ordine Templare fu originariamente fondato come una santa missione per i cistercensi Ordine, in particolare per recuperare antiche scritture dal Tempio storico di Solomon. L’archeologia ha dimostrato che il tempio conteneva una biblioteca di sacre pergamene, poste lì dagli Esseni del I secolo, che avevano diretto accesso a quel Tempio. L’Ordine era quindi basato sul recupero del Scritture gnostiche degli esseni. Le scritture gnostiche di Maria Maddalena si riferiscono a Gesù “baciandola spesso la bocca”. Questo era un riferimento paleocristiano alla credenza dei Templari che Maria Maddalena era un “apostolo gnostico” di Gesù, coerente con san Agostino l’aveva riconosciuta come “Apostoladegli Apostoli” Tale “bacio” era un tradizionale saluto tra i preti dell’antichità Il sacerdozio degli esseni, di cui Gesù il Nazareno era un sommo sacerdote. Di conseguenza, “baciare spesso” indica frequenti visite a un Maestro dal suo Discepolo. La frase “sulla bocca” riflette un antico principio esoterico di trasporto saggezza sacra e energia dello Spirito Santo, metaforicamente simboleggiate come spirituali “Respiro” dalla “bocca”, che era concettualmente correlata alla “parola” di Dio. Nel cristianesimo, questo concetto spirituale di “baciare sulla bocca” fu scoperto per la prima volta in uno dei Canti Cistercensi del II secolo, anch’essi cantati dall’originale 12° secolo Cavalieri Templari. Uno dei 12 canti liturgici dei cistercensi, Filie Jerusalem, presenta il testo “Possa lui [Gesù] baciarmi con i suoi baci bocca “. Questa era essenzialmente una preghiera codificata per Gesù per trasmettere il divino saggezza sacra ai Cavalieri come iniziati del Sacerdozio Esseno. Sebbene sia possibile che alcuni Templari abbiano potuto eseguire un simbolico emanazione di questo insegnamento metaforico spirituale, non vi è alcuna prova che alcuno tale pratica faceva parte di qualsiasi cerimonia di indizione dei Templari. Più probabilmente, questo era semplicemente un tema di insegnamenti quasi eretici del primo cristianesimo favorito dai Templari, che è stato preso letteralmente fuori dal contesto, e trasformato in accusa dall’Inquisizione francese.

Quando fu interrogato se voleva mantenere ciò che aveva detto durante la confessione, se è stato fatto secondo la verità, e se aveva aggiunto qualcosa di falso o negato tutto ciò che è veritiero, luirispose che voleva mantenere ciò che aveva precedentemente detto nella sua confessione, che era veritiero e che non aggiunse nulla di ciò che era non veritiero né omesso nulla che fosse veritiero. Quando è stato chiesto se aveva confessato a causa di una richiesta, ricompensa, gratitudine, favore, paura, odio o persuasione di qualcun altro, o l’uso della forza, o la paura di incombenti torture, lui ha risposto che non l’ha fatto. In seguito, lo stesso fratello Raymbaud si mise in ginocchio con le mani piegato chiesto il nostro perdono e la pietà per quanto riguarda le suddette azioni. E come lui ha supplicato, il fratello Raymbaud ha denunciato in nostra presenza il dettoeresia, così come ogni altra eresia. Per la seconda volta ha dato Oath con il suo Consegnare il santo Vangelo di nostro Signore che obbedirà agli insegnamenti del Chiesa, che manterrà, sosterrà e osserverà la fede cattolica che la Chiesa romana mantiene, sostiene e proclama, oltre a insegnare e richiede agli altri di osservare e che vivrà e morirà come un fedele cristiano. Dopo questo giuramento, l’autorità del signore Papa concessa specificamente a noi per quello scopo, ci siamo estesi a questo fratello che chiedeva umilmente Raymbaud, in una forma accettata dalla Chiesa, la misericordia di assoluzione dal verdetto di scomunica che era stato sostenute dalle azioni sopra citate, riportandolo all’unità con la Chiesa e reintegrandolo nella comunione dei fedeli esacramenti della Chiesa. Sempre nello stesso giorno, il fratello Knight Geoffroy di Charny, Gran Priore del Comandanti dell’Ordine dei Templari in Normandia, che appaiono personalmente nel modo e forma sopra descritti, alla nostra presenza e alla presenza del notai, e anche testimoni, umilmente imprecarono con la sua mano sul Vangelo del Signore ed è stato esaminato in merito alle modalità della sua induzione in quell’Ordine. Ha testimoniato che sono passati quarant’anni o più da quando è stato ammesso nell’Ordine dei Cavalieri Templari del fratello Amaury de la Roche, il Grande Priore della Francia in Étamps della diocesi di Sens, nella cappella del localeComandante dei Templari. Presenti a quella cerimonia c’erano il fratello Jean le Francesi, priore di Pédenac e nove, dieci o più fratelli di quell’ordine che lui creduto sono tutti ora deceduti. E poi, una volta che fu ricevuto nell’Ordine e nel mantello dell’Ordine era stato posto sulle sue spalle, il fratello che ha amministrato la cerimonia lo prese da parte in quella Cappella e gli mostrò un Crocifisso con un’effigie di Cristo, e gli disse che non doveva credere nel Crocifisso, ma doveva farlo. Infatti lo denunciano. Quindi il fratello appena accettato per la richiesta del ricevere fratello lo ha denunciato a parole, ma non nel suo cuore. Ciò conferma il tema di ogni denuncia della Croce, se mai lo fosse stata effettivamente praticato in alcuni casi, sarebbe stato solo un simbolicorievocazione, molto probabilmente come avvertimento di come sarebbero stati catturati i cavalieritrattati dai nemici, e non con alcun intento di effettiva denuncia. Inoltre, ha detto che al momento della sua induzione, il Postulante ha baciato il ricevente fratello sulla bocca e il suo petto attraverso l’indumento come segno di rispetto. Questo è il primo riferimento ad altre accuse di “baciare” altri luoghi sul colonna vertebrale e busto durante una cerimonia di induzione.

Questa testimonianza, accettata dal Il Vaticano, che questo è stato fatto solo “attraverso l’indumento”, dimostra che se fosse così mai effettivamente praticato, sarebbe stato puramente simbolico e interamente senza alcuna conseguenza di qualcosa di sessuale.

Alla domanda se i fratelli dell’Ordine dei Templari siano stati accolti quell’ordine fu ammesso nello stesso modo in cui era, disse che non lo fece conoscere. Ha anche detto che lui stesso ha ricevuto un fratello in quell’Ordine dal stessa cerimonia con cui fu ammesso lui stesso. Successivamente ha ricevuto molti altri senza la denuncia descritta in precedenza e in una buona maniera.

Questa testimonianza registrata, che “molti altri” hanno ricevuto l’induzione senza la denuncia, prova che il Vaticano aveva accettato che la maggioranza dei Templari non avevano praticato alcuna pratica del genere. Pertanto, se fosse stato vero che alcuni avevano eseguito un atto simbolico di denuncia della Croce, sarebbero stati praticati solo da una piccola minoranza. Di conseguenza, qualsiasi pratica di denuncia sarebbe stata probabilmente una variante, sviluppata solo in Francia. In effetti, nulla della Regola del Tempio e del codice della cavalleria avrebbe mai permesso tale pratica, tale che potesse mai essere parte dell’autentico templarismoInoltre, aveva confessato la denuncia della Croce durante la cerimonia di induzione e di essere stato costretto a farlo dal fratello che esegue quella cerimonia, al Patriarca di Gerusalemme del tempo, ed è stato assolto da lui.

Quando esaminato diligentemente riguardo sputare sulla Croce, la pratica di baciando, il peccato della sodomia e il capo adorato, rispose che lo sapeva niente di ciò. Ulteriormente interrogato, affermò che credeva che altri fratelli fossero stati ricevuti nell’Ordine nello stesso modo in cui era. Ha detto tuttavia che non l’ha fatto lo sai per certo da quando sono avvenute quelle cose che sono state appena ricevute messo da parte in modo che altri fratelli presenti nella cappella non lo facessero vedere o sentire cosa è successo a loro. Interrogato sull’età in cui era stato accolto nell’Ordine, rispose che aveva sedici, diciassette anni circa. Quando è stato interrogato se avesse detto queste cose a causa di una richiesta, ricompensa, gratitudine, favore, paura, odio o persuasione da parte di qualcun altro, o l’uso di forza, o paura di incombenti torture, rispose che non l’aveva fatto. Quando era ha chiesto se voleva mantenere ciò che aveva detto durante la confessione, se è stato fatto secondo la verità e se ha aggiunto qualcosa non veritiero o negato tutto ciò che è veritiero, ha risposto che voleva farlo mantenere ciò che aveva precedentemente affermato nella sua confessione durante la quale ha avuto diceva solo ciò che era vero, che quello che diceva era secondo la verità e quello non aggiunse nulla di ciò che non era veritiero, né omise nulla di ciò che era veritiera. Dopo questo, abbiamo concluso di estendere la misericordia dell’assoluzione per questi agisce per fratello Geoffroy, che nella forma e nei modi descritti sopra aveva denunciato in nostra presenza il descritto e ogni altro eresia, e ha giurato di persona sul santo Vangelo del Signore, e umilmente chiesto la misericordia dell’assoluzione, ripristinandolo all’unità con il Chiesa e ripristinandolo alla comunione dei fedeli e sacramenti della Chiesa. Lo stesso giorno, alla nostra presenza e alla presenza dei notai, così come i testimoni elencati sotto, il fratello Geoffroy de Gonneville apparve personalmente ed è stato diligentemente esaminato per quanto riguarda il tempo e le circostanze del suo induzione e su altre questioni sopra descritte. Ha risposto che sono passati ventotto anni da quando era ricevuto come fratello dell’Ordine dei Cavalieri Templari da fratello Knight Robert de Torville, Gran Priore dei Comandanti dell’Ordine Templare di Inghilterra, nella città di Londra, nella cappella della locale commenda. E questo fratello ricevente, dopo aver conferito il mantello dei Cavalieri Templari su questo fratello appena ammesso, gli mostrò la Croce raffigurata in un libro e disse che avrebbe dovuto denunciare colui la cui immagine era raffigurata su quello. Attraversare. Quando i neo-ricevuti non volevano farlo, il recettore glielo disse più volte che dovrebbe farlo. E dal momento che ha completamente rifiutato di farlo, il fratello ricevente, vedendo la sua resistenza, gli disse: “Giurami a me che se fosse stato chiesto da qualcuno dei fratelli, avresti detto che avevi fatto questo Denuncia, a patto che ti permetta di non farlo? “E il nuovo ha risposto “Sì” e ha promesso che se fosse stato interrogato da un altro fratelli di quell’Ordine direbbe che ha eseguito la denuncia. E, come ha detto, non ha fatto nessuna denuncia altrimenti. Ha anche detto che il fratello ricevente gli ha detto che avrebbe dovuto sputare descritto Cross. Quando il neo-ricevuto non ha voluto farlo, il recettore mise la propria mano sulla raffigurazione della croce e disse: “Almeno sputa addosso la mia mano! “E dal momento che il ricevuto temeva che il fratello ricevente avrebbe voluto togli la sua mano e un po ‘dello spiedo sarebbe salito sulla Croce, non voleva sputa sullamano con la croce così vicina. Quando esaminato diligentemente riguardo al peccato della sodomia, la testa adorata, la pratica del bacio e altre cose per cui i fratelli di quell’ordine ha ricevuto una cattiva reputazione, ha detto che non sapeva nulla. Alla domanda se altri fratelli dell’Ordine furono ricevuti nell’Ordine allo stesso modo di era, ha risposto che credeva che lo stesso fosse fatto con gli altri com’era con lui al momento della sua descritta induzione. Quando è stato interrogato se avesse detto queste cose a causa di una richiesta, ricompensa, gratitudine, favore, paura, odio o persuasione da parte di qualcun altro, o l’uso di forza, o paura di incombenti torture, rispose che non l’aveva fatto. Dopo questo, abbiamo concluso di estendere la misericordia dell’assoluzione per questi agisce al fratello Geoffroy de Goneville, che nella forma e nei modisopra descritto aveva denunciato in nostra presenza il descritto e ogni altra eresia e imprecò di persona sul santo Vangelo del Signore, e umilmente chiesto la misericordia dell’assoluzione, restaurandolo l’unità con la Chiesa e il suo reinserimento nella comunione del fedeli e sacramenti della Chiesa . Poi il 19 giorno del mese, alla nostra presenza e alla presenza del notai e gli stessi testimoni, fratello Hugo de Pérraud, Gran Priore del Comandanti templari in Francia apparvero personalmente e diedero giuramento a Oath Santo Vangelo del Signore, ponendo la sua mano su di esso nella maniera descritta sopra. Questo fratello Hugo, avendo giurato come descritto, ed essendo diligente esaminato ha detto circa il modo della sua induzione in cui è stato ricevuto Londra presso un comandante templare locale, nella sua cappella. Erano quarantasei anni fa da questa passata festa di S. Maddalena. Fu ricevuto come fratello dell’Ordine dal fratello Hubet de Perraud, il suo padre, un Visitatore delle Commende Templari in Francia e Poitou, che posto sulle sue spalle il mantello di quell’Ordine. Fatto questo, alcuni fratello di quell’Ordine col nome di Giovanni, che in seguito divenne Priore de La Muce, lo portò in una certa parte di quella cappella, gli mostrò una croce con un effige di Cristo e gli ordinò di denunciare Colui la cui immagine eraraffigurato lì. Ha rifiutato, per quanto poteva, secondo lui. Infine, tuttavia, sopraffatto dalla paura e dalle minacce del fratello John, ha denunciato il Uno la cui immagine è stata raffigurata lì solo una volta. E anche se fratello John più volte ha chiesto di sputare su quella Croce, si è rifiutato di farlo. Alla domanda se avesse dovuto baciare il fratello ricevente, lui rispose che ha fatto, solo sulla bocca. Quando è stato interrogato sul peccato della sodomia, ha risposto che non è mai stato imposto a lui e non l’ha mai commesso. Alla domanda se abbia ricevuto altri nell’Ordine, ha risposto ha fatto molte volte e che aveva ricevuto più persone di qualsiasi altro vivente membro dell’Ordine. Interrogato sulla cerimonia con cui li ha ricevuti, ha detto dopo che furono ammessi e dati i mantelli dell’Ordine, ordinò loro per denunciare il Crocifisso e baciarlo sul fondo della schiena, nel ombelico e poi sulla bocca. Ha anche detto che ha imposto loro di astenersi dalla collaborazione con le donne e, se non fossero in grado di frenare la loro lussuria, a unirsi a loro stessi con fratelli dell’Ordine.

Questa è la descrizione del presunto “bacio” cerimoniale che indica uno specifico posizioni sul retro e sul busto. È più significativo che i punti di riferimento erano allineati lungo la colonna vertebrale (invece di baciare una mano, un anello, ecc.), dando il miglior indizio sull’origine di questa accusa: I Templari avevano recuperato un antico Sacerdozio Gnostico dal loro scavo del Tempio di Salomone. Quel sacerdozio, che Gesù il Nazareno Essene aveva studiato in Egitto e di cui Gesù era un Sommo Sacerdote e Maestro, ha caratterizzato le pratiche spirituali che coinvolgono la meditazione con l’energia centri lungo la colonna vertebrale. Questo concetto esoterico degli Esseni è nato dall’esclusivo Djedhi Sacerdozio dell’Egitto faraonico, dal nome del pilastro “Djed” che era un simbolo per la colonna vertebrale. I sacerdoti di Djedhi si sono specializzati nel controllo del flusso di energia spirituale, imparando a spostare questa energia dello Spirito Santo attraverso punta lungo la colonna vertebrale usando concentrazione mentale e preghiera concentrata. Il riferimento al baciare “il fondo della schiena” indica che l’attenzione era rivolta davvero sulla colonna vertebrale. Selezionando il punto più basso sul retro, nonostante ilaltri punti sono sul fronte, indica che qualsiasi cosa apparentemente sessuale era accuratamente evitato, e conferma la natura puramente spirituale di questo concetto. Questo è ulteriormente supportato dal precedente riferimento al baciare solo “attraverso il indumento”. Questo passaggio conferma nuovamente che un tale “bacio” di punti, se fosse vero, sarebbe stato fatto solo “dopo essere stati ammessi” nell’Ordine, e quindi separato dalla cerimonia di induzione dei Templari.Pertanto, se un tale simbolico “bacio” di punti fosse effettivamente fatto, lo farebbe è stata una pratica locale unica per alcune regioni della Francia, e non parte di Templarismo ufficiale o autentico. Molto probabilmente, tuttavia, questo era semplicemente un insegnamento spirituale metaforico, che è stato preso letteralmente fuori dal contesto, e trasformato in accusa dalle autorità francesi.

Ha anche testimoniato sotto giuramento che la denuncia sopra descritta, che lui eseguita durante le induzioni, così come altre cose descritte che lui richiesto da quelli ricevuti da lui, è stato fatto solo a parole, e non nello spirito. Interrogato sul perché si sentisse addolorato e non recitasse nello spirito le cose che ha fatto, ha risposto che tali erano le regole o piuttosto le tradizioni delOrdine, e che aveva sempre sperato che questo errore sarebbe stato rimosso da quello Ordine.

Questo passaggio conferma nuovamente che ogni “denuncia” della Croce “è stata fatta a solo parola, e non nello spirito “, indicando che se praticato, sarebbe stato solo un avvertimento di promulgazione simbolica delle conseguenze e danni al fede se il cavaliere fosse catturato da un nemico. Soprattutto, qui viene introdotta la frase rivelatrice: “tali erano le regole o piuttosto tradizioni dell’Ordine “. Questo serve a chiarire e definire effettivamente cosa alcuni credevano di essere “regole”, come semplici “tradizioni”. Per definizione, Le “tradizioni” tendono ad evolversi come pratiche locali specifiche di una regione geografica. Questo conferma che le presunte pratiche di baciare i punti simbolici e l’attuazione una denuncia simbolica della Croce, se mai effettivamente fatta, sarebbe stata solo “tradizioni” locali uniche per alcuni gruppi templari minoritari in Francia.

Alla domanda se uno dei membri da poco ricevuti da lui si sia rifiutato di farlo eseguire gli sputi descritti e altre cose corrotte sopra elencate, lui ha risposto che solo alcuni si sono opposti e alla fine hanno fatto tutto come ordinato. Ha anche disse che sebbene egli stesso istruiva i fratelli dell’Ordine che lui ricevuto per unirsi ad altri fratelli, tuttavia non l’ha mai fatto, né sentito che qualcun altro ha commesso questo peccato, tranne che per i due o tre fratelli di Outremer che fu incarcerato per questo nel castello di Pellegrino. Alla domanda se sapesse se tutti i fratelli di quell’Ordine sono stati ricevuti nello stesso modo in cui ne ha ricevuti altri, ha risposto che non lo sapeva sicuro degli altri, solo di se stesso e di quelli che ha ammesso, perché i fratelli sono ricevuti in tale segretezza che nulla può essere conosciuto a parte attraverso quelli che erano presenti. Alla domanda se credesse tutto sono stati ricevuti in questo modo, ha risposto che credeva che lo stesso rituale è usato per ammettere gli altri come è stato usato nel suo caso e come lui stesso ha eseguitoquando ne ha ricevuti altri. Interrogato sulla testa di un idolo che secondo quanto si dice adoravadai Templari, ha risposto che gli è stato mostrato a Montpellier da fratello Peter Alemandin, priore di quella regione, e che questa testa è rimasta dentro il possesso di fratello Pietro. I cavalieri templari, insieme ad altri ordini protetti come il Cistercensi, erano generalmente immuni dall’Inquisizione, soggetti solo a stretta eccezione ordinata da papa Onorio III nel 1230 d.C., solo in casi di sospetta “eresia”. Proprio per questo motivo, il re Filippo IV ordinò i francesi autorità di concentrare le loro spese di fabbricazione su quella vulnerabilità di “Eresia”, come unico modo per penetrare l’immunità quasi assoluta del Ordine Templare. Pertanto, come il Vaticano ha continuato a resistere alle accuse contro il Templari dall’ottobre 1307 d.C., nell’agosto del 1308 d.C. le accuse crescenti incentrato sulle affermazioni di qualche “strano idolo” relativo a “una testa umana con una lunga” barba”.

È molto significativo che questa sia l’unica testimonianza nella pergamena di Chinonammettendo l’esistenza di un tale “capo di un idolo”, mentre tutti gli altri insistette che non ne sapevano nulla. Sta rivelando che questa presunta ammissione era molto specifico, nominando una persona in particolare e il luogo in cui è stato rivendicato L’artefatto “testa” potrebbe essere trovato, eppure nessun oggetto di questo tipo è mai stato trovato durante uno qualsiasi dei processi Templari. È un fatto, dimostrato dal record storico, che non un artefatto di nessuno dei presunti “idoli” furono mai trovati o prodotti dalle autorità francesi o dai Inquisizione. Questo dimostra in modo conclusivo che l’idea di adorare un “capo di un idolo” era puramente la fantasia fabbricata dai francesi Inquisitori. Nei secoli successivi, questa fantasia infondata delle autorità francesi fu usato per rivendicare qualche affiliazione segreta con i leggendari Cavalieri Templari, di riferimenti superficiali a ciò che viene menzionato nei processi Templari: Per Massoni, il “capo” era associato con i resti di Giovanni Battista con Connotazioni sante. Per i gruppi satanici, era chiamato il “Baphomet” relativo a qualcosa di demoniaco. Tuttavia, nessuna di quelle teorie ha alcun fatto obase storica relativa all’ordine templare.

Alla domanda su quanti anni avesse quando è stato accolto nell’Ordine, ha risposto che ha sentito sua madre dire che aveva diciotto anni. Ha anche detto che in precedenza aveva confessato queste cose in presenza del fratello Guillaume di Parigi, inquisitore di azioni eretiche, o il suo vice.Quella confessione è stata fissata per iscritto dalla mano del sottoscritto Amise d’Orleans e alcuni altri notai pubblici. Vuole mantenere questo confessione, così come è, e anche per mantenere nella presente confessione che è coerente con quello precedente. E se c’è qualcosa di aggiuntivo inquesta confessione davanti all’Inquisitore o al suo vice, come è stato affermato sopra, lui ratifica, approva e conferma. Quando è stato interrogato se avesse confessato queste cose a causa di arichiesta, ricompensa, gratitudine, favore, paura, odio o persuasione da parte di qualcun altro, ol’uso della forza, o il timore di incombenti torture, rispose che non l’aveva fatto. Quando fu interrogato se, dopo essere stato arrestato, fu presentato a qualsiasi interrogatorio o tortura, rispose che non lo era. Dopo questo, abbiamo concluso di estendere la misericordia dell’assoluzione per questi agisce per fratello Hugo, che nella forma e nei modi sopra descrittiaveva denunciato in nostra presenza la descritta e qualsiasi altra eresia, e imprecò di persona sul santo Vangelo del Signore, e umilmente chiese per la misericordia dell’assoluzione, riportandolo all’unità con la Chiesa e reintegrandolo nella comunione dei fedeli e dei sacramenti di la Chiesa.Poi, il 20 ° giorno del mese, in nostra presenza, e in presenza di notai e gli stessi testimoni, fratello Knight Jacques de Molay, Grand Il Maestro dell’Ordine dei Cavalieri Templari apparve personalmente, e avendo dato giuramento nella forma e nei modi descritti sopra, ed essendo stato diligentemente esaminato, ha detto che sono passati quarantadue anni da quando era ricevuto come fratello di quell’Ordine dal fratello Knight Hubert de Pérraud, al Visitatore di tempo di Francia e Poitou, a Beune, diocesi di Autun, nella cappella della Comanderia Templare locale di quella regione. Riguardo le modalità della sua introduzione nell’Ordine, rispose che avendo dato a lui il mantello, il fratello ricevente gli mostrò un Crocifisso e glielo disse che dovrebbe denunciare il Dio la cui immagine è stata raffigurata su quella croce, e che dovrebbe sputare sulla Croce. Che ha fatto, anche se non ha sputato sul Croce, ma vicino, secondo le sue parole. Ha anche detto che lo ha fatto denuncia a parole, non nello spirito.

Questa affermazione è la più specifica sulla presunta denuncia della Croce, introducendo una teoria alternativa del suo significato simbolico: Chiarisce che ciò che è stato denunciato, in particolare, era “il Dio” la cui immagine è stata raffigurata “. Quindi, non sarebbe Gesù stesso, non la Croce stesso, e non il Dio cristiano che sarebbe stato denunciato. Piuttosto, questo lo farebbe essere un rifiuto solo di esagerazione della divinità di Cristo come “un Dio”, che sarebbe una grande partenza dalla fede cattolica. Infatti, nel periodo medievale ci fu una crescente tendenza popolare di esagerando la divinità di Cristo nell’essere “un Dio”. Questo sarebbe un errore teologico oggettivo, violando i principi del monoteismo, e contraddire la dottrina della Santa Trinità, e quindi degna di rifiuto. Al contrario, i Cavalieri Templari sottolineavano la visione gnostica di Gesù come un “Maestro asceso”, sia umano che divino, ma nel ruolo di insegnante e intercessore dell’Unico Vero Dio: Nel racconto biblico dell’Ascensione, Gesù disse a Maria Maddalena: “Tocca io no; poiché non sono ancora asceso al Padre mio: ma va dai miei fratelli e dìa loro, salgo al Padre mio e al Padre tuo; e al mio Dio e al tuo Dio. “(Giovanni 20:17). Questo stabilisce chiaramente che Gesù non doveva essere deificato come “un Dio”, ma piuttosto è stato divinamente autorizzato da Dio, istruendo gli Apostoli e i Discepoli a adora lo stesso Dio unico che Gesù ha dichiarato essere il suo Dio. Il Catechismo ufficiale del Vaticano nell’era moderna conferma quello medievale interpretazione dei Cavalieri Templari, che insegna che “l’Ascensione di Cristo in il cielo significa la sua partecipazione, nella sua umanità, nella potenza di Dio e autorità “. Il chiarimento ripetuto di nuovo qui, che sarebbe una “denuncia a parole, non nello spirito “, sostiene anche la teoria che questo sarebbe solo un rifiuto del divinità esagerata di Cristo. Questa dottrina dei Templari di enfatizzare Cristo come un Maestro Asceso, maestro e intercessore dell’Unico Vero Dio, era il più probabilmente tolto dal contesto e trasformato nell’accusa di “denunciare” la Croce”.

Riguardo al peccato della sodomia, il capo adorato e la pratica illecita baci, esaminati diligentemente, rispose che non ne sapeva nulla. Quando è stato interrogato se avesse confessato queste cose a causa di a richiesta, ricompensa, gratitudine, favore, paura, odio o persuasione da parte di qualcun altro, o l’uso della forza, o il timore di incombenti torture, rispose che non l’aveva fatto. Quando fu interrogato se, dopo essere stato arrestato, fu presentato a qualsiasi interrogatorio o tortura, rispose che non lo era.

Questa è una dichiarazione standard ripetuta per ciascuno dei cinque Templari esaminati inChinon, usato come superficiale disclaimer legalistico, per dare l’impressione che la testimonianza non era il risultato della tortura né della minaccia o paura della tortura. Semplicementel’inserimento di tali parole, tuttavia, non lo rende e non può renderle veritiere. È ampiamente dimostrato nella documentazione storica che i Cavalieri Templari erano ripetutamente e severamente torturato dalle autorità francesi: Le “confessioni” estratte sotto tortura erano tutte derivate da una lista di accuse sviluppato da Re Filippo IV. Le accuse erano generalmente basate su reclutato “testimoni”, che erano per lo più scontenti ex Templari che il L’ordine aveva espulso per il loro stesso comportamento. Tali “testimoni”, inclusi quelli con noti secondi fini, furono dati immunità da qualsiasi punizione anche se le loro accuse sono state dimostrate false. Dimostrando che tutte le “confessioni” erano solo il risultato di torture, il momento la tortura è stata sospesa, i leader templari hanno immediatamente ritrattato la loro confessioni e ha detto a tutti gli altri Templari di fare lo stesso. Provando ulteriormente che le confessioni furono ottenute unicamente dalla tortura, nel 1309 DC quando gli inquisitori francesi interrogarono i cavalieri templari in Inghilterra, dove la tortura era proibita dalla legge, nessuno dei Templari avrebbe confessato a nessuno dei oneri. Gli studiosi del Vaticano hanno riconosciuto che le confessioni sotto tortura erano sempre di dubbia affidabilità, e ho notato che la maggior parte delle confessioni eranoconflittuale e contraddittorio, rendendoli privi di significatoQuesta istanza del disclaimer fuorviante è una delle due occorrenze che sono più rivelatore degli altri nella pergamena di Chinon, perché include la frase “dopo essere stata catturata”. Questo fatto di arresto da parte delle autorità, nel minacciosa ombra di mesi di estrema tortura dei Templari in tutta la Francia immediatamente precedente quell’arresto, indiscutibilmente evidenzia un imminente e minaccia implicita di tortura. Ciò dimostra definitivamente che tutte le testimonianze era ancora costretto sotto costrizione, nonostante i presunti disclaimer.

Dopo questo, abbiamo concluso di estendere la misericordia dell’assoluzione per questi agisce per fratello Jaques de Molay, il Gran Maestro di quell’ordine, chi nella forma e nei modi sopra descritti aveva denunciato nel nostro presenza la descritta e qualsiasi altra eresia, e giurato di persona sul santo Vangelo del Signore e umilmente chiesto la misericordia di assoluzione, ripristinandolo all’unità con la Chiesa e reintegrandolo Lui alla comunione dei fedeli e dei sacramenti della Chiesa.

Mentre questi proclami di assoluzione sembrano essere formulati con riferimento a le persone interrogate, il testo di Chinon presenta chiare indicazioni che si applicano all’intero Ordine Templare nel suo insieme: l’introduzione dichiara il suo portata come “questioni riguardanti i Cavalieri” (collettivamente), la loro “adesione al Fede cattolica e la regola dell’Ordine “. Specifica anche che i giuramenti di tutti cinque principali Templari dovevano “parlare della pura e completa verità … riguardo al Ordina da solo “. Pertanto, questo passaggio ripetuto per ciascun cavaliere principale è stato “esteso” la misericordia dell’assoluzione “all’Ordine dei Templari come istituzione”, restaurando all’unità con la Chiesa e alla sua reintegrazione nella comunione dei fedeli e sacramenti della Chiesa “. Il termine “assoluzione” tecnicamente significa perdono, di solito garantito peccati confessati. Tuttavia, le “confessioni” parziali dei Templari erano di anatura molto limitata, nessuna delle accuse è mai stata provata o accettata da il Vaticano e il Vaticano non hanno mai fatto scoperte avverse. Con la concessione “Assoluzione”, senza che nessuna delle accuse sia provata o accettata, l ‘ Il Vaticano in sostanza ha dichiarato che tutte le accuse erano semplicemente irrilevanti. Questi fatti rivelano che in questo caso, “l’assoluzione” era usata come mero mezzo per proteggere i Templari e ripristinare completamente la buona reputazione dell’Ordine con il Chiesa. In assenza di risultati negativi, ciò è servito a scagionare ilOrdine Templare. È per questi motivi che la Pergamena Chinon è generalmente considerato di aver dichiarato i Cavalieri Templari “non colpevoli” di tutte le accuse, è considerato una rivendicazione.

Lo stesso 20 ° giorno del mese, alla nostra presenza e alla presenza del notai e gli stessi testimoni, fratello Geoffroy de Gonneville liberamente e volentieri ratificato, approvato e confermato la sua confessione firmata che è stata letta a lui nella sua lingua madre, e ha assicurato che intendeva restare a guardare e mantenere sia questa confessione che la confessione che ha fatto su un altro occasione prima dell’Inquisitore o dell’Inquisitore riguardo a quanto sopra descrittotrasgressioni eretiche, in quanto coerenti con la confessione fatta davanti a noi, i notai e i testimoni nominati; e che se c’è qualcosa aggiuntivo contenuto nella confessione fatta prima dell’Inquisitore e Inquisitori, come è stato detto prima, ratifica, approva e conferma ciò. Lo stesso 20 ° giorno del mese, alla nostra presenza e alla presenza del notai e gli stessi testimoni, fratello Gran Priore Hugo de Perraud in a modo simile liberamente e volentieri ratificato, approvato e confermato il suo firmato confessione che gli è stata letta nella sua lingua madre. Ordinammo Robert de Condet, chierico della diocesi di Soissons, notaio Autorità apostolica, che era tra noi insieme ai notai e ai testimoni chiamato sotto, per registrare e rendere pubbliche come prove anche queste confessionicome ogni cosa descritta sopra che è avvenuta prima di noi, i notai e i testimoni, e anche tutto fatto da noi, esattamente come è descritto sopra, e per convalidarlo allegando il nostro sigillo. Questo è stato completato l’anno, l’incriminazione, il mese, il giorno, il pontificato e il luogo come detto sopra, in nostra presenza e presenza di Umberto Vercellani, Nicolò Nicolai de Benvenuto e il sopra citato Robert de Condet, e anche anche il maestro Amise d’Orleans le Ratif, notai pubblici dell’autorità apostolica come il pio e distinto fratello Raymond, abate dei benedettini monastero di St. Theofred, diocesi di Annecy, maestro Berard de Boiano, arcidiacono di Troia, Raoul de Boset, confessore e canonico di Parigi, e Pierre de Soire, sorvegliante di Saint-Gaugery a Cambresis, che erano riuniti nello specifico come testimoni. E io, Robert de Condet, chierico della diocesi di Soissons, notaio apostolico autorità, osservata con gli altri notai e testimoni di ogni cosa sopra descritto che si è verificato in presenza del summenzionato reverendo padre Lords Cardinal Presbyters, io e gli altri notai e testimoni, così come quello che è stato fatto dalle loro signorie. Su ordini di loro signorie dei Cardinali Presbiteri, ho fatto questo disco e l’ho messo in ufficiale forma, e sigillato con il mio sigillo, essendo stato incaricato di farlo. E anche io, Umberto Vercellani, chierico di Béziers, notaio dell’autorità apostolica, osservato con gli altri notai e testimoni ogni e ogni cosa descritta al di sopra del quale si è verificato in presenza del suddetto Cardinale dei Signori Presbiteri, così come quello che è stato fatto dalle loro signorie Cardinal Presbyter come descritto sopra in maggior dettaglio. Su ordine di questi Cardinale Presbiteri, per ulteriore sicurezza, ho sottoscritto questo disco e l’ho sigillato con il mio sigillo. E anche io, Nicolo Nicolaidi Benevento, notaio dell’autorità apostolica, osservai con l’altro sopra nominato notai e testimoni di ogni cosa sopra descritto che si è verificato in presenza dei Signori di cui sopra Cardinal Presbyters, così come quello che è stato fatto dalle loro signorie proprio come descritto sopra in maggior dettaglio. Su ordine di questi Cardinale Presbiteri, per ulteriore sicurezza, ho sottoscritto questo disco e l’ho sigillato con il mio sigillo. E anche io, Arnulphe d’Orléans chiamato le Ratif, notaio per autorità del Santo Chiesa romana, osservata con gli altri sopra citati notai e testimoni e confessioni, gli esami e ogni altra cosa descritta sopra che si è verificato in presenza dei suddetti padri reverendi di cui sopra Cardinal Presbyters, così come quello che è stato fatto dalle loro signorie proprio come descritto sopra in maggior dettaglio. Su ordine di questi CardinalePresbiteri, come testimonianza di verità, ho sottoscritto questo disco e l’ho sigillato con il mio sigillo, essendo stato incaricato di farlo.

 ® Riproduzione consentita con citazione della fonte

Autore: Francesco Garruba (Drakonero)

Guarigione e canalizzazione per ritrovare benessere attraverso la spiritualità.

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