E’ un movimento culturale che vede nelle scoperte scientifiche e nella tecnologia un mezzo per espandere le capacità fisiche e cognitive dell’uomo. Vuole così sconfiggere le malattie, allontanare l’invecchiamento fino a raggiungere una trasformazione post-umana. Il nome ‘transumanesimo’ fu coniato dal biologo evoluzionista Julian Huxley, che definì la condizione transumana come l’uomo che restando uomo trascende se stesso, realizzando nuove possibilità per la natura umana.
Il transumanesimo sostiene l’uso di nanotecnologie, biotecnologie, scienze cognitive e informatica per spingere l’umanità verso uno status post-umano. Una volta conseguita tale condizione, l’uomo dovrebbe cessare di essere uomo, per diventare una macchina immune alla morte e alle altre debolezze intrinseche alla condizione umana. Scopo finale è diventare un dio.
Il transumanesimo è correlato al culto dell’intelligenza artificiale.
Il guru dell’intelligenza artificiale Ray Kurzweil afferma che l’immortalità tecnologica potrà essere raggiunta tramite la risonanza magnetica o qualche altra tecnica capace di estrapolare e replicare la struttura neurale del cervello umano all’interno di un computer. Attraverso la fusione di computer ed esseri umani, Kurzweil è convinto che l’uomo “diventerà come uno spirito divino capace di abitare sia il cyberspazio che l’universo materiale.”
I percorsi spirituali di miglioramento e di elevazione dell’uomo e dell’umanità hanno radici profonde che, non sortiranno mai alcuna divinizzazione, né alcuna verità assoluta del mistero oltre il piano materiale.
Il transumanesimo mi sembra una versione hi-tech del culto di Lucifero.
Il mito di Lucifero, una trasgressiva metafora usata dai primi umanisti per rimarcare la loro insofferenza, rispetto al soffocante oscurantismo imposto dal dogmatismo religioso, è andato via via trasformandosi in un’ideologia, convinta di poter imporre il diritto positivo sul diritto naturale (divino) e di essere legittimata a stravolgere l’ordine naturale delle cose usando la volontà, la forza bruta e l’inganno.
Con l’estropianesimo, una filosofia transumanista, questi sono convinti di poter replicare l’essere umano travasando il contenuto del suo cervello in un computer. Secondo le credenze dell’estropianesimo, sarà un giorno possibile fare l’uploading, ossia, scaricare tutte le proprie memorie, caratteristiche, personalità – in essenza il proprio io – dal cervello a qualche supporto alternativo tecnologico, come un disco rigido oppure un chip di silicio. Questo ci separerebbe effettivamente dal nostro corpo e ci libererebbe per sopravvivere alla morte del nostro corpo.
La corsa all’immortalità nella realtà materiale, denota immaturità filosofica e spirituale.
Ciò che ci rende umani non è il nostro intelletto, ma la nostra coscienza: una prerogativa esclusiva degli esseri umani e non è duplicabile con due click di copia e incolla.
Questa espansione verso l’auto-sublimazione, l’auto-trascendenza non esprime che il tentativo di esorcizzare la più antica e comune delle paure: quella della morte.
DK
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