La dualità è una legge naturale che governa l’intera creazione. La vita stessa è una sostanza eterea alla ricerca di un tramite che esprimi la sua natura. L’energia invisibile e non manifesta della vita, impregna e forma ciò che a occhio nudo è materia solida.
La materia è energia universale condensata e compressa nell’alchimia spirituale, solitamente definita materia primordiale. La scienza la chiama caos e lo descrive come una sostanza senza forma che permea la creazione nella sua interezza. Questa è la ragione per cui la materia primordiale attende eternamente di essere energizzata e trasformata dall’intangibile luce non manifesta dell’Essere.
La materia attende la trasmutazione in un’infinita varietà di forme multidimensionali. Quindi, la Fonte di vita incomprensibile e non manifesta, si manifesta nella sostanza comprensibile e tangibile – chiamata materia primordiale – dandole una varietà infinita e incredibile di attributi e caratteristiche. Il Centro non manifestato dell’Essere Puro e la materia primordiale impregnano tutte le creazioni animate e inanimate manifestate allo stesso modo con le loro caratteristiche eteree.
La materia primordiale riempie l’intera creazione, eppure, sotto l’influenza dello spirito, si trasforma incessantemente in nuove forme, quindi, attraverso questi due poli completamente opposti e contrari che governano l’intera creazione, entra in gioco la Legge della Dualità, che controlla l’intero processo della vita e della creazione.
Come individui, sperimentiamo gli effetti della Legge della dualità quotidianamente, poiché fa parte della creazione stessa. Tuttavia potremmo dire che la dualità si basa sulla legge di attrazione e repulsione e quindi la creazione stessa è fondata sulla Legge della dualità.
Ma perché è così?
Il complemento invisibile della materia primordiale è la natura insondabile dell’essere non manifestato. Ecco l’inconcepibile e straordinario paradosso che dimostra che un’essenza non manifesta, un’essenza che non appartiene alla creazione stessa e – quindi non esiste per noi – incomprensibile sia per le menti scientifiche e razionali, può in qualche modo misteriosamente causare tutta la creazione.
Allo stesso modo, questa inconcepibile essenza è anche la fonte e la causa della coscienza. Perché? Perché senza coscienza non saremmo in grado di comprendere l’obiettivo della creazione, la ragione e la causa dell’esperienza della dualità. Chiaramente, senza la Legge della dualità, sia la coscienza e la creazione sarebbero rimaste senza forma e completamente inconsce. Pertanto, noi, come esseri coscienti, non saremmo in grado di cogliere il nostro mistero, per non parlare della nostra natura.
Perché, dunque, esiste questa Legge della dualità? Semplicemente perché se non avessimo la dualità, non desidereremmo e non cercheremmo integrità e unità. In altre parole, non saremmo spinti a tornare alla Sorgente dell’Essere non manifesta.
La dualità ci rende esseri coscienti, legando parti concrete e astratte dei nostri processi di pensiero e intuizione. È anche evidente che attraverso la dualità possiamo imparare ad armonizzare la nostra essenza non manifesta con il nostro corpo incarnato. E’ chiaro che entrambi hanno bisogno l’uno dell’altro per manifestare la luce della coscienza qui sulla terra. Quindi, a livello individuale di coscienza, il nostro corpo fisico è la coppa che riceve e manifesta lo spirito non manifestato e che, attraverso la loro fusione e armonizzazione, la dualità si dissolve in unità e completezza. Inoltre, la dualità governa la creazione e la natura, poiché è solo attraverso la sua azione e il suo funzionamento che siamo condotti al centro non manifestato del puro Essere.
Il corpo fisico, come se fosse un microprocessore, ha dentro di sé sofisticati processi psichici funzionali nascosti nella dualità del corpo e della psiche, in attesa di essere risvegliati dalla coscienza.
Quando la coscienza si risveglia nell’essere, sentirà anche il desiderio impellente di ascendere, gradualmente, a livelli sempre più alti di coscienza, snaturando la Legge della dualità poiché collegata all’eternità e all’infinito.
Tutti gli esseri umani appartengono a livelli distinti e vari di coscienza. Esiste un piano parallelo di realtà, in quanto la creazione è governata dalla Legge della dualità e la dualità stessa si basa sul potere naturale di attrazione tra il non manifesto e il manifesto. Esistono vari piani e livelli di coscienza. Pensiamo, ad esempio, il corpo fisico di un mistico illuminato, differisce da quello di un atleta. Uno è più muscoloso ma entrambi sono veicoli fisici per lo spirito e l’anima. Ma cosa possiamo dire dei loro livelli di coscienza? saranno sullo stesso livello di consapevolezza? certo che no, a meno che l’atleta non sia un mistico nel cuore, nel senso che ha aperto la sua coscienza al regno dell’astratto e dello spirituale. La coscienza ha nel suo interno un componente essenziale, un fattore armonizzante che unisce i due estremi: l’Amore. Quindi, un mistico, è un essere umano che unisce i due estremi dentro di lui, trasformandoli in una verga di illuminazione riportando l’autocoscienza al Centro non manifesto dell’Essere Puro.